LE DUE ARTI DI REBOLO: PITTURA E FOOTBALL
Un inizio con origini popolari
Francisco Rebollo Gonzales (nome artistico: Rebolo), figlio di emigranti spagnoli giunti in Brasile alla fine del XIX secolo, nacque a San Paolo il 22.8.1902.
Visse intensamente due traiettorie: come giocatore di calcio, dal 1917 al 1932, fece parte del Corinthians (1921-1927) e poi dell'Ypiranga, entrambe squadre della città di San Paolo. In seguito, dal 1934, scelse la pittura. La sua morte, avvenuta il 10.7.1980, sigla una storia di quasi mezzo secolo di intensa produzione artistica. Un fatto curioso unisce le due attività: negli anni '30, già noto come pittore, disegnò il simbolo del Corinthians, oggi icone nazionale.
Gruppo Santa Helena: arte e vita all'insegna del cameratismo
Un'importante caratteristica di Rebolo, evidenziata in tutta la sua traiettoria artistica, fu la sua capacità di organizzatore della categoria di appartenenza. All'inizio della carriera, alla metà degli anni '30, prese in affitto due sale nell'importante edificio Santa Helena, palazzo che divideva le piazze ²Da Sé² e Clovis, al centro di San Paolo. Montò il suo atelier di pittura su cavalletto in quei locali, utilizzandoli anche come luogo di ricevimento per la clientela interessata alla decorazione delle residenze, operando come microimprenditore.
Dimostrando elevato spirito di leader, Rebolo invitò, per l'utilizzo di quello spazio, nomi che entrarono a far parte della storia dell'arte brasiliana: Aldo Bonadei, Fulvio Pennacchi, Alfredo Volpi, Clovis Graciano, Mario Zanini e altri. Da questa convivenza sorse quello che venne battezzato dalla critica ²Gruppo Santa Helena².
Tutti i membri di quel sodalizio rimasero amici e compagni per sempre.
Profilo del leader e organizzatore
Poco tempo dopo, il sempre attivo Rebolo, collaborava all'organizzazione di salotti d'arte. Era uno dei fondatori del Sindacato degli Artisti e Musicisti e del Club degli Artisti e Amici dell'Arte , il ²Clubinho², che diventò una leggenda nel panorama culturale e bohemien della città di San Paolo. Anni dopo fece parte del gruppo che collaborò alla realizzazione del Museo di Arte Moderna - MAM/SP - e della Biennale di San Paolo dove espose le sue opere e attuò anche come membro della giuria.
Già all'inizio della carriera ottenne, in importanti salotti artistici, alti riconoscimenti. Un successo che culminò con il Premio di Viaggio all'Estero, nel 1954, e che gli permise di vivere con la sua famiglia, per due anni, in Europa (Italia, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Spagna e Austria). In questo periodo sviluppò una nuova fase nella sua opera pittorica, la cui tematica principale era incentrata su questi paesi.
Al ritorno in Brasile ebbe inizio la fase della maturità, abbastanza produttiva e marcata da esperienze nelle quali affiora sempre il lirismo originale, in particolare nel periodo dell'ultimo decennio, negli anni '70, quando intraprese viaggi in tutto il Paese, dipingendo e facendo esposizioni.
La critica evidenzia nell'opera di Rebolo un vero ²anello lirico² nel quale la sensibilità è sempre presente.
Maestro del paesaggio brasiliano
Fin dall'inizio della carriera, Rebolo, fu considerato, dalla critica più qualificata dell'epoca, (Mario de Andrade, Sergio Milliet ed altri intellettuali) uno dei più importanti esponenti del paesaggio della pittura nazionale. Nonostante la sua consacrazione come maestro del paesaggio - la sua significativa opera annovera oltre 3.000 tele, centinaia di disegni e una cinquantina di incisioni utilizzando le più svariate tecniche - sviluppa anche come tematica una notevole quantità di ritratti, figure umane, nature morte e fiori.
Oggi, i lavori di Rebolo si trovano nei principali musei brasiliani e nelle collezioni pubbliche e private di tutto il Brasile.
Sono state organizzate decine di mostre tra cui ampie retrospettive realizzate a San Paolo, Rio de Janeiro e Brasilia. Nel 1975 il critico d'arte e cineasta Olivio Tavares de Araújo, fece un cortometraggio, poi premiato, di 20 minuti imperniato sull'artista.
Nel 1986 venne pubblicato un libro con la riproduzione di oltre un centinaio delle sue opere più significative - pitture, disegni e incisioni - includendo studi critici ed un'ampia e approfondita rassegna sulla sua vita e sulla sua opera.
Questo sito permette, agli utenti, di conoscere meglio questo artista, elogiato anche da un testo dello scrittore Jorge Amado, che lo definisce ²maestro in una generazione di maestri².
Il sito è uno degli avvenimenti commemorativi in occasione del centenario della nascita dell'artista, che avverrà nel 2002. Francisco Rebolo, considerato il maggiore e più fecondo pittore di paesaggi brasiliani, è una figura storica di intensa produzione e di assidua presenza culturale e sociologica, La sua vita e le sue opere vengono ora messe a disposizione degli internauti del Brasile e del mondo intero.
Tradução: Bruno Giovannetti